Rum e… Mojito. Da Sir Francis Drake a Cuba.
Tra le tante storie che riguardano il rum, molte si intrecciano anche sui drink che hanno reso famoso questo distillato durante il suo periodo più buio. Il drink che andremo a trattare oggi è il Mojito.
Oggetto di discussione tra esperti ed appassionati, conosciuto anche dai neofiti, il Mojito è sicuramente uno dei drink più popolari al mondo. E la sua fama è dovuta forse anche alla sua semplicità. Essenzialmente il mojito è un punch costruito nel bicchiere (build). Occorrono pochi ingredienti e di facile reperibilità. Qualche foglia di menta, un pò di zucchero, un pò di ghiaccio, qualche lime, dell’acqua frizzante e, ovviamente, il rum.
Pestato o mescolato, menta sbattuta o pestata, lime spremuto o pestato. E ancora zucchero liquido o granulare, o zucchero grezzo, rum chiaro o rum scuro. Insomma nella realizzazione del Mojito, ne abbiamo viste di tutti i colori. Il fascino del Mojito, però, continua ad incantare il mondo. Soprattutto sulle spiagge in estate, quando la freschezza ed il profumo di lime e menta ci fanno viaggiare con la mente alle calde ed assolate spiagge tropicali.
Ma da dove nasce il Mojito?
Così come per la ricetta, anche per la storia in giro per la rete si trova di tutto. Alcuni dicono che sia nato a Cuba, nel famoso bar “La Bodeguita del Medio”. Famosa la celebre frase di Ernest Hemingway: “My mojito in La Bodeguita, my daiquiri in El Floridita”. La tesi è piuttosto scarsa di fondamenta se si pensa che il drink, negli anni 40, era già piuttosto noto. Ed anche sul nome si alternano ipotesi di ogni genere. C’è chi lo riconduce ad un vecchio termine della santeria, ovvero “mojo”, che significa “incantesimo”. C’è invece chi lo lega sempre al termine “mojo”, ma che in questo caso sarebbe un condimento della cucina cubana tradizionale.
Proviamo con questo articolo a fare un viaggio nella storia per capire se ci sono motivi ed eventi storici legati a questo drink. Ebbene la ricerca si spinge indietro, molto indietro. Più precisamente alla fine del 1500, quando le acque del nuovo mondo erano solcate da un certo Francis Drake.
Dapprima corsaro, poi promosso per le sue gesta baronetto dalla Corona inglese, Sir Francis Drake pare aver usato la menta come rimedio alla dissenteria tra i suoi marinai. Usandone degli estratti nel punch a bordo delle sue navi. Ricordiamo che l’acqua, a contatto con l’aria marina e stivata nei barili, diventava fanghiglia piuttosto in fretta durante le navigazioni. Per questo motivo non era inusuale che venisse mescolata ad alcool per aumentarne il tempo di conservazione.
Nel caso di Sir Francis Drake l’alcool utilizzato era senza dubbio aguardiente de cana, o rum fresco. Quindi potremmo parlare di un punch base rum con infusione di menta, passato poi alla storia con il nome dello stesso Capitano. Conosciuto come “The Dragon”, o meglio, tra gli spagnoli come “El Draque”. E’ piuttosto singolare che lo stesso Sir Francis Drake sia perito proprio per dissenteria nel 1596 dopo un tentativo di attacco fallito ai danni della città di San Juan, Portorico. Quel che è certo è che il suo rimedio ha continuato a riscuotere grande successo, soprattutto tra i corsari. Ed il punch ottenuto veniva chiamato Draque, o Draquecito.
Spulciando alcuni documenti dell’800 nelle varie isole caraibiche si nota come talvolta il draquecito viene citato anche come rimedio medicinale per il colera.
Come si è passato dal draquecito al mojito?
Stando ad alcuni scritti dell’inizio del 900 pare che nel 1910 all’Havana, nel bar “La Concha” dell’Hotel Balneario, un certo Rogelio creò la sua ricetta di punch. In questa ricetta sostituiva la menta con l’Angostura e battezzava la nuova creazione come “La Concha Mojito”. Gli ingredienti erano rum cubano, succo di limone, zucchero grezzo, soda e Angostura bitters. Ricordiamo che il bitters Angostura era stato creato come rimedio medicinale. Non è quindi sbagliato pensare che l’autore di questo drink si sia ispirato al draquecito semplicemente sostituendo l’ingrediente “medicinale”.
Comunque sia, nei vent’anni successivi, grazie anche al proibizionismo, Cuba diventa il bar preferito dagli americani. La miscelazione cubana arriva ai livelli più alti di fama. Tanto che viene creata la prima associazione di barman al mondo, i Cantineros de Cuba. Nelle pubblicazioni annuali del Manuale dei Cantineros, essenzialmente un libro di ricette, si vede l’evoluzione della miscelazione a Cuba. Si nota come negli anni ’30, partendo dal Bacardi Julep del 1915 e dal draquecito, il termine Mojito comincia ad essere utilizzato spesso. Veniva utilizzato per definire quello che fino a pochi anni prima era noto come draquecito, ovvero un punch aromatizzato alla menta, nello specifico Hierba Buena.
Di seguito riportiamo la ricetta completa del 1936 presente nel libro di Sloppy Joe’s: