Rum e… Agente 007
Per la rubrica “Rum e..” questa settimana ci occupiamo di cinema. Sono tantissimi i film in cui il rum ha un ruolo più o meno importante ed in cui assume significato. Basti pensare ai più conosciuti Pirati dei Caraibi o The Rum Diary, fino ad arrivare a film meno famosi come 7 Days in Havana o 35 cicchetti di rum.
Analizzeremo magari in altri articoli film per film ma, in questo, vogliamo cominciare con il personaggio cinematografico più insospettabile (dal punto di vista rum): James Bond, ovvero l’agente 007.
IL RUM NEI FILM DELL’AGENTE 007
Il drink preferito dell’agente 007 è certamente il Vodka Martini, “agitato e non mescolato”. Il Vodka Martini fa la sua prima apparizione in “Licenza di uccidere”, film del 1962, tra l’altro ambientato in Jamaica. La nostra spia ha però spesso sorseggiato altri drink, basti pensare al Mint Julep in “Missione Goldfinger” del 1964 oppure al Bloody Mary nel film “Mai dire Mai” del 1983.
Ebbene, pochi ricordano, probabilmente perchè abbagliati dal fascino di Halle Berry e dell’aitante Pierce Brosnan, che nel primo incontro tra James Bond e Jinx (Halle Berry appunto) in “La morte può attendere” del 2002, l’agente 007 rinnova il suo personaggio seguendo le mode del momento. Bond, in questo film, sorseggia un tropicalissimo Mojito, che offre anche all’affascinante signora.
Ancora prima, il rum aveva già fatto capolino nella saga, tra le mani niente meno che di Sean Connery in “Operazione Tuono” del 1965. In questo film Emilio Largo, numero due dell’operazione SPECTRE, incontra James Bond alle Bahamas. L’agente 007 viene accolto nella tenuta Palmyra, sotto una pianta di mango con un Rum Collins.
Il Rum Collins è una variazione del famosissimo Tom Collins. La ricetta compare per la prima volta nel 1876 da Jerry Thomas nel suo libro “Bar-Tenders’ Guide”.
Il Rum Collins sostituisce il rum al gin, ma la cosa importante nel film è che qui il drink assume una connotazione politica. Il Rum Collins era piuttosto popolare a Cubam tanto che il rum più utilizzato per prepararlo era proprio Ron Ligiero Cubano. Il drink fu quindi scelto, pare, da Ian Flemming proprio per marcare la posizione di Emilio Largo. Antagonista dell’occidente e quindi anche di Bond.
In ogni caso, un Rum Collins prima di un piatto di pesce alle Bahamas è sicuramente, al di la delle interpretazioni del film, una piccola chicca gastronomica tra le tante che Flemming ci ha tramandato.